martedì 6 maggio 2008

Incontri di formazione


Hamelin
e la pedagogia delle storie

12-13 maggio 2008, Napoli




Davvero le storie salvano la vita?

L’Associazione culturale Hamelin, fondata nel 1996 da un gruppo di studiosi di “letteratura per l’infanzia”, ne è convinta: immergersi in un mondo di narrazioni è fondamentale non solo per vivere esperienze diverse e immaginarie, ma per costruire con le finzioni la storia più importante di tutte, la nostra vita.
La prima e più immediata delle finalità di Hamelin è quella di divulgare e far conoscere la letteratura per l’infanzia contemporanea, evidenziandone le linee di continuità e le inequivocabili novità rispetto al patrimonio dei classici. La seconda è quella di inserirla nell’insieme di testi letterari, filmici, iconografici, musicali che popolano l’immaginario contemporaneo. L’obiettivo dei laboratori che da anni l’associazione conduce nelle scuole non è solo quello di promuovere la lettura, ma di creare isole di comunicazione intensa e libera e di impastare le storie raccontate con le esperienze e l’immaginario dei ragazzi, così da svelare loro come le storie possano essere utilizzate anche per simbolizzare le proprie ansie, i propri sogni, le proprie paure. Il “pedagogista delle storie” non è uno psicologo, non è suo compito far emergere ansie e conflitti attraverso le trame che racconta, ma mostrare come ad ansie e conflitti sia possibile dare forma se si dispone di un repertorio di simboli e metafore che li rappresentino.
Oltre al lavoro diretto con bambini e ragazzi, Hamelin organizza mostre didattiche e incontri di formazione per insegnanti e bibliotecari sulla letteratura per ragazzi, fumetto e illustrazione. Il lavoro sul campo trova poi uno spazio di rielaborazione teorica in alcune pubblicazioni di taglio critico e pedagogico: le guide bibliografi che tematiche (su: giallo, avventura, fantastico, educazione sentimentale, noir…), la rivista quadrimestrale “Hamelin. Storie, figure, pedagogia” e, edito da pochi mesi, “Contare le stelle”, una rassegna panoramica e critica dei titoli, delle politiche editoriali e di alcuni dei temi più importanti degli ultimi 20 anni di letteratura per ragazzi.