Negli anni ’60 l’ARN - Associazione Risveglio Napoli - si occupò soprattutto della condizione dell’infanzia, drammatica in vaste parti di città. L’esistenza dei bambini e delle bambine napoletane oggi è certamente mutata, non più condizionata dalla miseria quanto piuttosto, nei bambini iperprotetti delle classi più abbienti, dal privilegio inutile, e nelle classi meno abbienti, proletarie o marginali, dall’isteria prodotta da un certo livello di consumo che cerca di compensare la perdita dell’identità culturale.
Ben lontana dall’essere diventata ‘la città dei bambini e delle bambine’ che Bassolino ci aveva promesso tempo fa, Napoli, come ogni altra città del mondo, è oggi abitata da bambini consumati (quelli di cui ci serve come manodopera, soldati, oggetti sessuali) e bambini consumatori (leva per l’economia del superfluo).
In una città in cui la politica si è ridotta a lotta per il potere tra bande schierate l’una contro l’altra e in cui la scuola si è robotizzata perdendo di significato e di qualità, ci pare urgente ripartire da chi più ne soffre nella sua libertà e più ne vede distrutta la propria potenzialità, i bambini e gli adolescenti.
Scopo del gruppo di operatori e ricercatori che oggi danno di nuovo vita all’ARN, è elaborare modi di intervento sulla condizione dell’infanzia con: cicli formativi sulla conoscenza della condizione infantile e su metodi e tecniche pedagogiche rispettose dei bisogni dell’infanzia; la partecipazione a iniziative, discussioni e con quanto d’altro la situazione napoletana e campana ci potrà suggerire come necessità e occasione di approfondimento e di azione, nonché di lotta.
Ben lontana dall’essere diventata ‘la città dei bambini e delle bambine’ che Bassolino ci aveva promesso tempo fa, Napoli, come ogni altra città del mondo, è oggi abitata da bambini consumati (quelli di cui ci serve come manodopera, soldati, oggetti sessuali) e bambini consumatori (leva per l’economia del superfluo).
In una città in cui la politica si è ridotta a lotta per il potere tra bande schierate l’una contro l’altra e in cui la scuola si è robotizzata perdendo di significato e di qualità, ci pare urgente ripartire da chi più ne soffre nella sua libertà e più ne vede distrutta la propria potenzialità, i bambini e gli adolescenti.
Scopo del gruppo di operatori e ricercatori che oggi danno di nuovo vita all’ARN, è elaborare modi di intervento sulla condizione dell’infanzia con: cicli formativi sulla conoscenza della condizione infantile e su metodi e tecniche pedagogiche rispettose dei bisogni dell’infanzia; la partecipazione a iniziative, discussioni e con quanto d’altro la situazione napoletana e campana ci potrà suggerire come necessità e occasione di approfondimento e di azione, nonché di lotta.
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